Gardaland Resort protagonista del nuovo film di Alessandro Genovesi: una favola “sottosopra” tra emozioni, risate e magia

Sarà Gardaland Resort a fare da cornice al nuovo film di Alessandro Genovesi, Una famiglia sottosopra, in arrivo al cinema giovedì 6 novembre. Un cast d’eccezione — Luca Argentero, Valentina Lodovini, Licia Maglietta e Chiara Pasquali — per una commedia che promette di unire emozione, ironia e fantasia, in un intreccio che trasforma il parco divertimenti più famoso d’Italia in un universo sospeso tra sogno e realtà.

Il film racconta la storia di una famiglia alle prese con le piccole e grandi crisi della quotidianità che, dopo una giornata a Gardaland, si ritrova letteralmente… “sottosopra”. Un ribaltamento non solo fisico ma anche emotivo, dove ogni personaggio è chiamato a riscoprire il valore delle relazioni, del tempo condiviso e della meraviglia.

In veste di set cinematografico, Gardaland Resort ha contribuito in modo concreto alla realizzazione del progetto, dimostrando la propria capacità di dialogare con il mondo del cinema e dell’intrattenimento contemporaneo”, racconta Luisa Forestali, Head of Marketing di Gardaland Resort.

L’ambientazione, con le sue attrazioni iconiche e i paesaggi fiabeschi, diventa protagonista tanto quanto gli attori. Non un semplice sfondo, ma un personaggio vivo, capace di evocare l’infanzia, la curiosità e la voglia di stupirsi. È proprio questo il segreto del film: utilizzare la magia di Gardaland per costruire un racconto familiare universale, dove la realtà si tinge di incanto e l’avventura diventa metafora della crescita.

Con una lunga tradizione di collaborazioni nel mondo del cinema e della televisione — da Bim Bum Bam a Top Gear, fino a Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni — Gardaland si conferma un set d’eccellenza, un luogo capace di ispirare storie che parlano al cuore di grandi e piccoli.

Tra giostre, castelli e paesaggi da sogno, Una famiglia sottosopra è una commedia che celebra l’amore, il gioco e la capacità di ritrovarsi, ricordandoci che a volte, per vedere il mondo nel modo giusto, bisogna prima guardarlo… al contrario.

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