Ogni aprile, Milano si trasforma nella capitale della creatività internazionale. E mentre la Design Week catalizza i riflettori del settore, è il Fuorisalone a riscrivere le regole del gioco: un universo parallelo fatto di installazioni immersive, cortili segreti che si aprono come scrigni, brand che diventano mecenati dell’arte. Il 2025 non ha fatto eccezione, anzi: quest’anno la città ha alzato ulteriormente l’asticella, offrendo esperienze in grado di stimolare i sensi e la mente. Ecco cinque installazioni che hanno fatto (e faranno ancora) parlare di sé — e per cui vale assolutamente la pena mettersi in fila.
1. “Frozen” di Tokujin Yoshioka per Grand Seiko
In un elegante gioco tra ghiaccio e luce, Tokujin Yoshioka ha trasformato Palazzo Landriani in un paesaggio sospeso nel tempo. L’installazione “Frozen” per Grand Seiko è una sinfonia di riflessi e silenzi: superfici trasparenti, cristalli che si moltiplicano, e una filosofia che riflette l’essenza del tempo giapponese. Un’esperienza contemplativa che fonde design e poesia visiva.
2. “Making the Invisible Visible” di Google
Google firma uno dei progetti più concettuali del Fuorisalone 2025. All’interno di Garage 21, l’installazione invita il pubblico a riflettere su ciò che è invisibile ma essenziale: dati, emozioni, vibrazioni. Attraverso tecnologie interattive e un uso ipnotico della luce, “Making the Invisible Visible” è una vera e propria esplorazione tra realtà aumentata e introspezione.
3. “Bamboo Encounters” di Gucci
Gucci torna protagonista con una narrazione materica ed evocativa: il celebre manico in bambù diventa il centro di una riflessione tra tradizione e avanguardia. Nella cornice suggestiva dei Chiostri di San Simpliciano, “Bamboo Encounters” è un viaggio estetico e sensoriale tra passato, presente e futuro del lusso sostenibile.
4. “Vertical Connection” a Portanuova
La città che sale si racconta attraverso “Vertical Connection”: una scultura architettonica interattiva che ha dominato Piazza Gae Aulenti. L’installazione riflette sul rapporto tra ambiente urbano e umanità, usando suoni, luci e materiali riciclati. Un’opera che unisce design e consapevolezza ambientale, rendendo la frenesia metropolitana un momento di riflessione verticale.
5. “L’Appartamento” di Artemest
Varcare la soglia di Palazzo Donizetti è come entrare in un sogno abitabile: “L’Appartamento” di Artemest è un tributo alla maestria artigiana italiana. Stanze storiche reinventate con design contemporaneo, oggetti d’autore, installazioni luminose che dialogano con gli affreschi del tempo. Un omaggio al Made in Italy più autentico e sofisticato.
Queste installazioni rappresentano l’essenza del Fuorisalone 2025: esperienze che vanno oltre l’estetica per diventare narrazioni immersive, capaci di lasciare il segno nella mente e nel cuore. Un invito a farsi sorprendere, ad attendere con curiosità, a vivere Milano come una galleria a cielo aperto.