Francesca Michielin è veramente impazzita? La risposta è nel suo nuovo video (con Margherita Buy) e in uno show live

“Francesca Michelin è impazzita.” Lo dice il titolo del nuovo singolo, lo suggerisce la voce che lo canta, lo conferma un videoclip che non si accontenta di essere bello, ma pretende di essere vero. Un’esplosione controllata di pensieri, emozioni, confessioni. Una seduta di terapia – letterale e metaforica – che ci porta nel cuore di Francesca Michielin come mai prima d’ora. Ed è qui che ci si chiede: davvero Francesca è impazzita? O forse è semplicemente diventata libera?

Fuori ovunque da venerdì 30 maggio per Columbia Records/Sony Music Italy, il nuovo brano ha già centrato un risultato importante, piazzandosi come terza più alta nuova entrata dell’airplay radiofonico. Ma la musica, stavolta, è solo l’inizio. Perché attorno a questa canzone, che nasce come un urlo e si trasforma in abbraccio, ruota un intero progetto creativo. A partire da un videoclip visionario firmato da Danilo Bubani, regista e direttore creativo che ha già lavorato con molti protagonisti della scena italiana, e prodotto da Feline Studio.

Nel video, Francesca è seduta davanti alla sua terapeuta, pronta a mettersi a nudo. Ma quella terapeuta ha il volto di Margherita Buy, icona del nostro cinema e regina indiscussa delle emozioni complesse. La sua presenza è tutto fuorché decorativa: è un vero e proprio incontro di anime.

«Sono stata molto contenta di aver preso parte a questo videoclip – racconta l’attrice –. Avevo conosciuto Francesca qualche anno fa in una trasmissione, ma sul set l’ho scoperta davvero. È un’artista sensibile, profonda, con uno sguardo aperto su tutte le forme d’arte. Questo video ha una sua verità, è diverso da quelli che si vedono adesso. Mi ha colpito per la sua sincerità, e per l’umanità che trasmette. Parteciparvi è stato un arricchimento, umano e artistico.»

Ed è proprio questo il cuore pulsante del progetto: l’autenticità. Francesca non ha paura di raccontare il lato più fragile di sé, e lo fa con coraggio, ironia e una disarmante lucidità. «Il claim del brano è ‘francesca è impazzita’ – spiega – ed è il simbolo di quella sensazione che ti prende quando ti senti spesso fuori posto. Con questo video voglio dire a tutti: va bene essere diversi, va bene essere introspettivi, vulnerabili. L’importante è non rinunciare a se stessi».

E l’incontro con Margherita Buy? «È stato un onore immenso lavorare con lei – dice Francesca –. È stata super sensibile, si è calata nella parte con una naturalezza disarmante. Non mi sarei mai aspettata di averla davvero lì, sul set, con me. Mi ha regalato una profondità che ha elevato tutto il progetto».

Ma l’energia di Francesca non si ferma certo al videoclip. Dopo anni di sperimentazioni, conduzioni, dischi, romanzi e podcast, la cantante veneta sta per affrontare una delle sfide più significative della sua carriera: il suo primo concerto all’Arena di Verona. Il 4 ottobre, nella cornice più iconica della musica italiana, Francesca porterà in scena michielin30 – tutto in una notte, un evento speciale che racconterà i suoi primi 30 anni di vita, metà dei quali passati su un palco.

Un cast di amici e complici musicali da brivido si unirà a lei per l’occasione: Bruno Belissimo, Carmen Consoli, Coma_Cose, Dardust, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Fudasca, Gaia, Giorgio Poi, Irama, Levante, Margherita Vicario, Maria Antonietta, Max Gazzé, Mecna, Tommaso Paradiso, Tredici Pietro e Vasco Brondi. Un’intera scena musicale a celebrare una delle sue voci più intelligenti, più libere, più inclassificabili.

Sarà un concerto, sì. Ma anche un diario aperto, un memoir cantato e suonato, in cui Francesca ripercorrerà le sue trasformazioni, i suoi inciampi, le sue rinascite. Un’occasione per fare i conti con la propria storia senza smettere mai di sognare.

Francesca è impazzita? Forse sì. Ma non nel senso che temono i benpensanti. È impazzita come si impazzisce quando si smette di fingere, quando si decide di vivere fino in fondo, anche quando fa paura. È una follia lucida, politica, emotiva. Ed è esattamente quello di cui avevamo bisogno.

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