Fedez svela finalmente tutta la verità: malattia, scandali, Sanremo e il divorzio con Chiara Ferragni

Non è un libro per piacere. È un libro per sopravvivere. Così si potrebbe riassumere L’acqua è più profonda di come sembra da sopra (Mondadori), il nuovo memoir di Fedez, che si presenta come un vero e proprio atto di coraggio. Centottantaquattro pagine che diventano confessione, resa dei conti e – forse – rinascita.

La malattia e le lettere di Salvini

Il racconto parte da una delle prove più dure della sua vita: il tumore neuroendocrino del pancreas. «Quando mi sono ammalato, non avrei mai immaginato che a scrivermi ogni settimana, con parole sincere, sarebbe stato Matteo Salvini. Da lui ho sentito empatia vera, nonostante le distanze politiche». Una rivelazione che spiazza, soprattutto perché arriva mentre il rapper denuncia il silenzio di altri politici con cui aveva rapporti ben più stretti: «Luigi Di Maio, Giuseppe Conte? Non pervenuti. In politica spesso ti usano: la destra, almeno, ti parla come persona».

La verità sul bacio con Rosa Chemical

Uno degli episodi più discussi della sua carriera recente, il bacio sul palco dell’Ariston con Rosa Chemical, viene raccontato senza giri di parole: «Era tutto concordato. Gli avevo persino mandato la foto del mio posto in platea». Un gesto che fece discutere il Paese intero, ma che per lui fu l’ennesimo detonatore di una crisi personale: «Quella notte non tornai a casa. Dicevo che volevo tagliarmi le vene. Ero uscito di testa. Lì è arrivato il burnout più totale».

Il Pandoro Gate e la frattura con Chiara Ferragni

Non poteva mancare il capitolo più spinoso: il Pandoro Gate, la vicenda di beneficenza che ha travolto l’ex moglie Chiara Ferragni. «La mattina dopo la multa, Chiara si svegliò in lacrime accanto a me: “Un milione”. Io non volevo crederci. Quei soldi non li ho voluti in casa: le dissi di trovarne il modo, ma non erano nostri, non potevano restare lì». Da lì, la frattura diventa insanabile.

Il divorzio e i figli al centro

La separazione si consuma nel marzo 2024. «I bambini erano grandi abbastanza per capire. Le chiesi di non far uscire nulla prima di averne parlato con loro. Il giorno dopo la notizia era ovunque. Qualcuno del suo entourage aveva deciso per noi». Per questo, la decisione più dura: «Da allora le ho vietato di pubblicare le foto dei nostri figli. Ho visto che c’era chi lavorava per lei, disposto a sacrificare anche il bene dei bambini pur di costruire una strategia di uscita».

La fragilità, la terapia e il fondo toccato

C’è un filo rosso che attraversa tutto il libro: la fragilità. «Gli psicofarmaci erano diventati la mia pelle, la mia lingua, il mio pensiero». Fino al gesto estremo: un tentativo di suicidio evitato grazie alla prontezza di chi gli era vicino. È qui che Fedez si mostra davvero senza maschere: un uomo che si è spezzato e che, proprio per questo, oggi vuole raccontare la verità.

Gli inizi tra pericoli e amicizie estreme

Il memoir scava anche nel passato: «Da adolescente ho frequentato le peggiori compagnie di Milano. Erano ambienti pericolosi, ma lì ho trovato anche legami intensi. Come quello con Ghali: un’amicizia fatta di lealtà, ma anche di botte. Alla prima parola storta si finiva a picchiarsi».

Un libro come messaggio

Alla fine resta una domanda: perché raccontarsi così, senza filtri, rischiando di peggiorare la propria immagine? La risposta è semplice: «Non è un libro per uscire bene. È impossibile. Ma se anche solo una persona, leggendo queste pagine, si sentirà meno sbagliata, meno fallita, allora tutto questo avrà avuto senso. Io non sono un buon esempio, forse il peggiore. Ma proprio per questo posso diventare il migliore degli esempi possibili».

Con questo libro, Fedez mette da parte il personaggio e si mostra uomo. Con i suoi errori, le sue cadute e la voglia – disperata e autentica – di non sentirsi più in trappola.

Articolo precedenteSporty ma couture: il look da palestra di J.Lo che tutte vorranno copiare
Articolo successivoLa vita va così di Riccardo Milani segna al box office la miglior partenza per un film italiano dall’inizio della stagione
Stefano Germano, laureato presso l'IULM, è un appassionato di TV e cultura moderna e new media è sempre alla ricerca delle storie più intriganti e delle tendenze culturali del momento.