Federico Santaiti ha il dono raro di saper osservare il mondo da una prospettiva diversa. Regista, videomaker, narratore d’immagini e voce dietro le quinte dei videoclip di artisti come Annalisa, Shade, Gli Autogol ed Emma Muscat, oggi firma un esordio narrativo che ha il potere di accarezzare l’anima: Il Gatto dai sette nomi.
Conosciuto online come il “Gattaro del web”, Federico ha costruito attorno ai gatti un vero e proprio universo poetico, ironico e tenero. Ma in questo nuovo libro, fa molto di più: accompagna il lettore in un viaggio a 360 gradi nel misterioso e seducente mondo dei felini, creature che sembrano non chiedere nulla, ma che – quando arrivano – sanno farci ritrovare un senso, un tempo, un’armonia.
Al centro del romanzo, un gatto nero. Sette vite, sette nomi, sette storie. Quelle di uomini e donne che sembrano non avere nulla in comune, se non quel preciso momento in cui il destino – o forse il caso, o forse l’amore – decide di mettergli accanto un compagno silenzioso e salvifico. Un felino che entra nelle loro vite quando tutto sembra sfilacciarsi, e lì resta, a restituire senso e bellezza.
Santaiti racconta con delicatezza temi universali e profondamente attuali: il bullismo silenzioso tra i banchi di scuola, la riscoperta dell’amore dopo i quarant’anni, il senso di smarrimento nel mondo del lavoro per chi si trova sospeso tra due età. C’è lo sguardo di un artista straniero che lotta per farsi spazio in un sistema che esclude, la malinconia della vecchiaia vissuta in solitudine, e il tempo che rincorriamo senza accorgerci di quello che stiamo perdendo davvero.
Tra le pagine, si respira empatia, tenerezza e poesia. Il Gatto dai sette nomi non è solo un tributo al mondo felino, ma una dichiarazione d’amore a tutte le esistenze silenziose che incrociano la nostra, insegnandoci che la salvezza – a volte – ha il passo felpato, e gli occhi che brillano nel buio.
E mentre prosegue il suo lavoro dietro la macchina da presa per le principali major discografiche italiane e una lunga lista di artisti – da Ligabue a Loredana Bertè, da Irama a Fred De Palma, da Clara a Levante – Federico Santaiti si afferma anche come narratore, capace di farci guardare il mondo con occhi nuovi. O forse, con occhi da gatto.