Standing ovation e Targa Argento Massimo Troisi per lo showman di “Striscia”: a Salina incanta tutti con “Una vita sullo schermo”, un viaggio tra cinema, amicizie leggendarie e sketch che hanno fatto la storia.
Di solito è lui a consegnare notizie con un sorriso spiazzante. Questa volta, però, il protagonista assoluto è stato proprio lui: Ezio Greggio. Sull’isola che fu set dell’ultima poesia cinematografica di Massimo Troisi, Salina, l’attore riceve la Targa Argento 2025 a lui dedicata e regala al pubblico un assaggio di quel che sa fare meglio: raccontare, far ridere, emozionare. Con stile.
Una piazza gremita, il tramonto tra le palme e le risate che si accendono sotto le stelle. È qui, al Marefestival Salina, che Ezio Greggio ha ricevuto il prestigioso Premio Troisi per il Teatro, tra applausi scroscianti e una standing ovation. Il riconoscimento arriva grazie al successo travolgente di Una vita sullo schermo, one man show sold out in ogni angolo d’Italia, che ha riportato sul palco 50 anni di carriera, cinema e televisione. E dietro ogni sketch, un pezzo di storia.
“Tornare a Salina è sempre un onore – ha detto Greggio – e ricevere un premio che porta il nome di Troisi, in un luogo che ha amato così tanto, è un regalo enorme. È un modo per dire grazie a chi ha scelto l’ironia come linguaggio nobile e profondo.”
Sul palco, intervistato dal direttore del Festival Massimiliano Cavaleri e dalla conduttrice Nadia La Malfa, Greggio non si è risparmiato. Ha parlato di Mel Brooks (“una delle collaborazioni più esilaranti della mia vita”), di Leslie Nielsen, degli anni ruggenti di Drive In e delle quasi cinquemila puntate di Striscia la Notizia, che ancora oggi conduce con la stessa leggerezza di allora. “Quel telegiornale satirico è come un abito cucito su misura: mi sta ancora bene.”
Il suo spettacolo – che tornerà in tournée già da quest’estate – è un flusso continuo di memoria e comicità: imitazioni, monologhi, clip, battute indimenticabili e uno sguardo affettuoso sui mestieri dello spettacolo. Tra i momenti più applauditi, l’evergreen dell’Asta Tosta, che fa ancora ridere intere generazioni.
Accanto a lui, sul palco, anche Massimo Boldi, con cui ha formato la coppia regina del cinepanettone. Greggio scherza: “Massimo è un quarto di Yuppies. E se Maria Grazia Cucinotta è la madrina del festival, io mi sento un po’… il padrino, ma con la ‘p’ minuscola. Siamo in Sicilia, no?”
Classe 1954, nato a Cossato, Greggio è ormai un monumento pop vivente. La sua carriera è costellata di successi: oltre cento premi ricevuti tra Italia, Europa e Stati Uniti, collaborazioni internazionali (tra cui quella con Mel Brooks per Dracula morto e contento), film da regista come Il silenzio dei prosciutti e 36 anni ininterrotti al timone di Striscia. A coronare il tutto, la direzione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, che dal 2003 celebra il meglio della risata in tutto il mondo.
“Il teatro è il mio nuovo respiro. È qui che posso portare la mia verità, i miei errori, le mie amicizie, la libertà. Raccontare 50 anni non è autocelebrazione: è dire al pubblico che siamo ancora qui. Con la voglia di divertirci, insieme.”
Una promessa, più che uno spettacolo. E forse anche un’eredità, quella di un uomo che ha fatto dell’ironia una bandiera da sventolare con grazia. E che oggi, tra premi e applausi, ha ancora qualcosa da dire. E molto da far ridere.