Elena Sofia Ricci è Rita Levi Montalcini per raccontare la storia della scienziata italiana Premio Nobel che ha acceso nuove speranze di cura

Presentato sabato 24 ottobre 2020 alle ore 21:00 presso il Roma Convention Center ‘La Nuvola’ (Viale Asia, 40), nell’ambito della diciottesima edizione di Alice nella Città, ‘Rita Levi-Montalcini‘, film tv di Alberto Negrin, con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni della scienziata italiana. Una coproduzione Rai Fiction-Cosmo Productions EU, sceneggiato da Alberto Negrin, Roberto Jannone, Francesco Massaro e Monica Zapelli, ‘Rita Levi-Montalcini‘ andrà in onda su RAI1 in prima visione tv il prossimo 22 novembre e vede tra gli interpreti Luca Angeletti, Ernesto D’Argenio, Carolina Sala, Francesco Procopio, Katia Greco, Elisa Carletti, Dora Romano, Morena Gentile, Andrea Lolli, Matteo Olivetti, Maurizio Donadoni e Franco Castellano. Ricco anche il cast tecnico che vede la direzione della fotografia affidata a Stefano Ricciotti, la scenografia di Marco Belluzzi, i costumi di Lia Francesca Morandini, il montaggio di Roberto Siciliano e le musiche di Paolo Vivaldi.

Omaggio a uno dei più grandi personaggi della recente storia italiana, il film tv racconta di Rita Levi-Montalcini a partire dal 1986, quando riceve il Premio Nobel, il più alto tra i tanti riconoscimenti che coronano una lunghissima carriera di scienziata. E, tuttavia, la sua soddisfazione non è completa. Qualcosa manca, qualcosa di decisivo. La scoperta per la quale ha conseguito il Nobel, avvenuta intorno alla metà degli anni Cinquanta, aveva acceso in lei e nella comunità scientifica nuove speranze di cura.

Elena Sofia ricci è stata ospite sulle pagine di Domanipress

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Rita era riuscita a individuare e isolare il Nerve Growth Factor (NGF), elemento fino ad allora sconosciuto che permette alle fibre nervose di rigenerarsi. Ma per quanti sforzi fossero stati compiuti nei più importanti laboratori del mondo, l’NGF non aveva avuto applicazioni cliniche. Per Rita era stato uno smacco enorme. La speranza si riaccende quando la scienziata si imbatte in Elena, giovane violinista che rischia di diventare cieca a causa di una rara patologia della cornea, di origine neurologica. Il suo collaboratore storico, Franco, in segreto sta già conducendo degli esperimenti sulle possibili applicazioni della scoperta alle malattie della vista, ma la prima reazione di Rita è negativa. I timori di fallire cedono quando Rita va a trovare Elena, che sa di diventare cieca e fatica ad accettare il suo destino. Dopo tanti sforzi, l’obiettivo sembra, infine, raggiunto: il Nerve Growth Factor viene sintetizzato sotto forma di collirio. È Rita stessa a portarlo a Elena e assisterla nei giorni in cui, con gli occhi bendati, attende di sapere se potrà tornare a vedere.

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