Gelosia, Solo baci, Dove sei?… Vi ricordate? Se sì, è probabile che abbiate ballato almeno una volta con il groove incandescente dei Dirotta su Cuba, la band fiorentina che nel 1995 ha dato un twist tutto italiano alla scena acid jazz. E se no, è il momento perfetto per (ri)scoprire un pezzo di storia della musica pop made in Italy. Perché Dirotta su Cuba, l’album che ha dato il via a tutto, compie 30 anni. E lo fa in grande stile.
Dal 30 maggio, l’iconico disco torna disponibile per la prima volta in vinile, in una edizione limitata color arancio, pubblicata da Warner Music Italy. Non si tratta di una semplice ristampa, ma di un’operazione nostalgia chic, pensata per collezionisti e cultori del suono: copertina e libretto originali, memorabilia, foto inedite, gadget e locandine d’epoca. Il tutto per celebrare quell’esordio fulminante che nel ’95 ottenne il Disco di Platino e trascinò il pubblico in pista con singoli rimasti nella memoria collettiva: Gelosia, Solo Baci (con Nick The NightFly), Liberi di liberi da, Dove sei?, Legami.
A dare voce a quel progetto fu una ventenne carismatica e magnetica: Simona Bencini, oggi più che mai il cuore pulsante della band. “‘Dirotta su Cuba’ mi ha dato un’identità, come cantante e come artista”, racconta. “Avevo vent’anni e davanti una strada tutta da esplorare. In quei solchi c’è la mia storia, la nostra storia: sogni, sfide, gioie, limiti superati. E la voglia di farcela, sempre”.
Una voglia che non si è mai spenta. E che oggi si traduce in un tour dal titolo emblematico: Let’s Celebrate Tour II – 30 Years. Il 31 maggio si parte dal Blue Note di Milano, per poi attraversare l’Italia con una serie di date che si annunciano esplosive (tra cui Casa del Jazz di Roma il 12 giugno e la Masseria Guardiola di Andria il 28). Sul palco, l’album sarà eseguito per intero, un tuffo al cuore e un viaggio nel tempo per chi c’era e chi vorrà esserci ora.
Nel frattempo, chi ama il profumo del vinile può accaparrarsi la nuova versione al link ufficiale Warner: shop.warnermusic.it.
Rossano Gentili, cofondatore e autore delle musiche, ne parla come di un ritorno a casa: “Riascoltare quel disco oggi è come aprire un vecchio baule pieno di ricordi intensi: i sorrisi di Simona e Stefano, l’energia dei live, la voglia di trasformare la black music dei nostri idoli – Earth, Wind & Fire, Barry White, Stevie Wonder – in un linguaggio nuovo, nostro. Ogni traccia è un abbraccio. E l’abbraccio, si sa, è la forma più musicale dell’amore”.
E allora sì, lasciatevi dirottare ancora una volta. Su Cuba. Su quel funky tricolore che non ha mai smesso di farci ballare. E di farci sentire vivi.