Diane Keaton: quello che resta oltre il cinema

C’è un momento, nei film di Diane Keaton, che sembra appartenere a un universo tutto suo: lo sguardo ironico dietro gli occhiali, la voce roca che improvvisamente si incrina, l’abito maschile portato con la naturalezza di chi non deve dimostrare nulla. Ora che Diane non c’è più, il rischio sarebbe quello di ricordarla soltanto come un’icona del grande schermo. Ma la verità è che Keaton lascia un’eredità che va ben oltre il cinema.

La sua carriera è stata un mosaico di successi, da “Il Padrino” ad “Annie Hall”, passando per commedie romantiche che hanno ridefinito il ruolo della donna sullo schermo. Ma Diane non è mai stata solo un’attrice. È stata una visionaria dello stile, capace di trasformare il guardaroba maschile in un manifesto di libertà femminile. I suoi completi oversize e i cappelli a tesa larga sono diventati un linguaggio estetico riconoscibile, imitato e celebrato ovunque, dalle passerelle all’editoria di moda. «Lo stile è una forma di autobiografia. Non ho mai voluto sembrare qualcun altro», amava ripetere.

Accanto all’immagine pubblica, c’era una donna che amava la fotografia, l’architettura e il design. Negli ultimi decenni, Diane aveva curato restauri di case storiche a Los Angeles, firmato libri fotografici e raccolte dedicate all’arte dell’abitare. In quelle pagine non raccontava solo edifici, ma la ricerca ostinata di un rifugio autentico, un luogo capace di somigliare a chi lo abita. «Le case mi parlano. Le loro storie, le loro ferite, le loro rinascite: è come se riflettessero le nostre stesse vite», scriveva in uno dei suoi libri. Non a caso, poco prima della morte aveva messo in vendita una delle sue dimore più amate: una scelta che sembra un gesto simbolico, quasi la chiusura di un cerchio.

Keaton ha incarnato una forma di indipendenza creativa rara a Hollywood: non ha mai avuto paura di scegliere ruoli scomodi, né di mostrarsi vulnerabile, lontana dagli standard patinati dell’industria. Il suo testamento più prezioso non è solo nei premi vinti o nelle pellicole da rivedere, ma nell’aver dimostrato che una donna può reinventarsi senza sosta, cambiare pelle, attraversare decenni senza perdere autenticità. «Non ho mai avuto un piano. Ho sempre seguito la curiosità. Forse è stata la mia unica vera bussola», raccontava in un’intervista.

Oggi, nell’epoca in cui tutto viene ridotto a trending topic, la sua scomparsa ci costringe a fermarci. Cosa resta davvero di un’artista? Non solo i fotogrammi impressi nella memoria, ma le scelte che hanno cambiato il modo di vedere il mondo. Diane Keaton ci lascia questo: la libertà di essere fuori dagli schemi, anche quando il sipario cala.


Le reazioni di Hollywood

Le parole di chi ha condiviso con lei set e momenti di vita restituiscono l’immagine più autentica di Diane.

Bette Midler, sua compagna in Il club delle prime mogli, ha scritto: «Era esilarante, un’originale assoluta, completamente priva di artifici… quello che vedevi era davvero chi era».

Steve Martin, con cui recitò in Il padre della sposa, ha ricordato con affetto una battuta di Diane durante un’intervista con Martin Short: «La verità è che siete entrambi degli idioti». Una frase che sintetizza la sua ironia pungente.

Goldie Hawn, amica di una vita, ha affidato ai social un pensiero carico di emozione: «Come possiamo dire addio?… Non ti è mai piaciuto essere lodata… non ci sarà mai nessuno come te».

Kimberly Williams-Paisley, che sullo schermo è stata sua figlia, ha scritto: «Diane, lavorare con te resterà sempre uno dei momenti più alti della mia vita. Sei unica… grazie per la tua gentilezza, la tua generosità, il tuo talento e soprattutto per le tue risate».

Octavia Spencer ha voluto sottolineare un aspetto che definisce il suo lascito: «L’autenticità non passa mai di moda».

E infine Ben Stiller l’ha salutata con poche ma potenti parole: «Una delle più grandi attrici della storia del cinema. Un’icona di stile, di umorismo e di commedia. Brillante. Una persona straordinaria».

Un coro di voci che, pur diverse, convergono sullo stesso ritratto: Diane Keaton non era soltanto una star. Era una donna che ha insegnato al mondo l’arte di vivere con verità.

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