Da Milano con amore (e nylon): Prada celebra Cini Boeri con una borsa da usare “quietamente e piacevolmente, da ieri all’eternità”

Portrait of Cini Boeri , Architect , Milan 1983,

Nel cuore della Galleria Vittorio Emanuele II, tra i riflessi dorati delle vetrine e la storia che danza sui marmi, il negozio Prada Donna diventa oggi un piccolo tempio del design affettivo. Qui, tra passato e futuro, moda e architettura si danno appuntamento per rendere omaggio a una donna che ha saputo pensare in pianta umana: Cini Boeri.

A cento anni dalla nascita dell’architetta che ha insegnato al design a parlare con dolcezza, Prada e l’Archivio Cini Boeri presentano una riedizione limitata a 100 pezzi della borsa che la progettista disegnò nel 2018 per Prada Invites. All’epoca, Boeri aveva 94 anni e una lucidità progettuale che travolgeva ogni anagrafe. Accanto a lei, nel progetto, due nomi dell’architettura globale: Elizabeth Diller e Kazuyo Sejima. Il materiale? Nylon. Il compito? Immaginare un accessorio secondo le regole di chi ha sempre disegnato per migliorare la vita reale.

Il risultato è un oggetto che non pretende, ma accompagna.
Flessibile, espandibile, regolabile: la borsa di Cini Boeri non è un feticcio da esibire, ma uno strumento da vivere. Componibile grazie a un modulo con tasche removibili, pensata per incoraggiare chi la indossa a “scegliere”, a “costruire”, a prendersi lo spazio per decidere. Un piccolo manifesto di autonomia quotidiana.

Tasche innanzitutto,” scriveva Boeri in una lettera a Miuccia Prada. “Maniglie per alzarla, una buona e semplice attrezzatura interna.” Nessuna eccentricità, nessuna forma gridata. Solo una silenziosa intelligenza d’uso, e l’ambizione di creare un oggetto “da usare quietamente e piacevolmente da ieri all’eternità”.

Oggi, quella visione prende nuova forma in Re-Nylon nero, il materiale sostenibile brevettato da Prada, ottenuto dal recupero di plastiche oceaniche e rifiuti tessili. Ogni borsa porta con sé un tag speciale, con la firma dell’architetta e l’indicazione del centenario. Un oggetto che custodisce memoria, ma che guarda avanti.

La riedizione arriva dopo la mostra Cini Boeri nella biblioteca del parco, che l’anno scorso ha celebrato la sua eredità progettuale. Oggi, con questa capsule, Prada e l’Archivio Cini Boeri ribadiscono un messaggio potente: gli archivi non sono mausolei, ma serbatoi di futuro. Luoghi vivi, da cui estrarre idee, pensieri, gesti gentili. Come questa borsa, nata da un pensiero lucido e una mano ferma, che continua a camminare con noi.

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