Al Teatro Manzoni di Milano non si va in scena: si entra direttamente in scena. Con Casa Surace, la compagnia che ha trasformato il linguaggio dei social in una nuova forma di teatro popolare, il sipario si apre – il 12 giugno – su un’assemblea condominiale che, come tutte le vere assemblee condominiali, promette scintille. Il titolo è semplice, quasi burocratico: La riunione di condominio. Ma bastano pochi minuti per capire che sotto c’è molto di più. Perché il condominio, in questa pièce, è l’Italia intera. E ogni spettatore è, suo malgrado, coinvolto, chiamato in causa, trascinato nel caos poetico e tenerissimo della convivenza forzata.
La regola del gioco è chiara: nessuno può restare neutrale. Si parte con un regolamento da votare e si finisce, inevitabilmente, in quel limbo tra comico e tragico che è l’unico posto possibile dove possono convivere Nord e Sud, termosifoni rotti e guerre tra vicini, dialetti diversi e opinioni che non si mettono mai d’accordo. Ma è proprio lì che La riunione di condominio trova la sua forza: nel raccontare un Paese che litiga su tutto ma, sotto sotto, sogna di restare unito.
A guidare questo esperimento teatrale ibrido, dove attori e pubblico si mischiano, è il gruppo di Casa Surace – pionieri di un umorismo che parte dal web e arriva dritto al cuore delle famiglie italiane. Con sketch, battute e incursioni improvvisate, il confine tra platea e palcoscenico si dissolve. E poi c’è lei: Mamma Antonella, icona assoluta della compagnia, che con il suo accento, la sua voce calda e i suoi strilli, incarna tutto ciò che è casa, che è madre, che è sud. È l’Italia che cucina, che urla, che consola, che prende tutto sul serio anche quando finge di scherzare.
Il risultato è un happening comico, sociale, gastronomico. Sì, perché si mangia davvero, alla fine. Ma non prima di aver riso, riflettuto, votato (forse), litigato con il vicino (probabilmente), e messo in discussione un intero modo di vivere insieme. È teatro? È performance? È una cena di famiglia allargata? È tutto questo, e anche qualcosa di più. È un ritratto collettivo, vivo, palpitante, onesto, di cosa significhi oggi essere italiani, vivere insieme, resistere alle divergenze e trovare, ogni tanto, un motivo per brindare insieme.
Perché in fondo, come ci ricorda Casa Surace con il sorriso sulle labbra e la lasagna in mano, condividere è un atto rivoluzionario. Anche – e soprattutto – in assemblea condominiale.