Quando l’arte si fa specchio del presente, la Street Art di Banksy diventa una lente d’ingrandimento sulle contraddizioni del nostro tempo. Da venerdì 21 marzo fino al 29 giugno, Milano ospita ‘The Words of Banksy’ nel nuovo spazio espositivo Varesina 204, che si trasforma per l’occasione in un’esperienza immersiva e inedita. Un viaggio tra oltre 100 opere, che, pur essendo riproduzioni, portano il pubblico dritto al cuore della poetica del più enigmatico artista contemporaneo.
Un’esperienza che va oltre la mostra
L’assenza di un’autorizzazione ufficiale non scalfisce il valore dell’esposizione, che riesce comunque a restituire il potere evocativo di graffiti iconici come ‘Ozone Angel’, ‘Steve Jobs’, ‘Napoleon’ e ‘Flower Thrower’. Fotografie, installazioni e stampe si affiancano a una sezione video, che approfondisce i murales più celebri, svelandone il contesto e il messaggio. In questo modo, la mostra non si limita a essere una semplice raccolta di immagini, ma diventa un racconto visivo capace di far riflettere sulle storture della società contemporanea.
Banksy: il genio anonimo che sfida il sistema
Di lui non si conosce il volto, ma le sue opere hanno fatto il giro del mondo. Banksy è l’artista senza identità che ha trasformato i muri delle città in manifesti politici, sociali ed esistenziali. Dalla critica al consumismo all’ironia sulla politica, passando per le battaglie ambientaliste e la denuncia delle disuguaglianze sociali, Banksy ha reso lo stencil il mezzo con cui gridare al mondo la sua visione.
Uno dei suoi lavori più noti, ‘Girl with Balloon’, ha fatto scalpore quando nel 2018 si è autodistrutta pochi istanti dopo essere stata battuta all’asta da Sotheby’s. Ma invece di perdere valore, l’opera ha raddoppiato la sua aura leggendaria e il suo prezzo, diventando ‘Love is in the Bin’, venduta nel 2021 per 21,6 milioni di euro.
Le opere in mostra: tra icone e rarità
La mostra offre un’ampia selezione di lavori che ripercorrono i temi più cari a Banksy. ‘Ozone Angel’ è un angelo decaduto, simbolo dell’inquinamento urbano. ‘Steve Jobs’, con il suo Mac in mano, ricorda al mondo le radici siriane del fondatore di Apple, una provocazione sull’immigrazione. ‘Napoleon’, con il mantello che gli copre il volto, è una riflessione sul potere cieco e sulla guerra. E poi c’è ‘Flower Thrower’, l’uomo incappucciato che invece di una molotov lancia un mazzo di fiori: un manifesto della resistenza pacifica.
A completare l’esposizione, una sezione video che ripercorre la storia dei murales più famosi dell’artista, analizzando il loro impatto e il loro significato nascosto. Un approfondimento essenziale per chi vuole capire fino in fondo il messaggio di Banksy.
Perché ‘The Words of Banksy’ è un evento imperdibile
Questa mostra è molto più di una semplice esposizione: è una provocazione, una dichiarazione politica, un invito a guardare il mondo con occhi nuovi. In un’epoca in cui l’arte urbana è sempre più riconosciuta e valorizzata, Banksy continua a dimostrare come la Street Art possa essere un linguaggio universale, capace di smuovere coscienze e stimolare riflessioni profonde.
Se pensavate di conoscere Banksy, preparatevi a ricredervi: ‘The Words of Banksy’ è pronta a farvi vedere la sua arte sotto una luce completamente nuova.
Informazioni utili
- Dove: Varesina 204, Milano
- Quando: dal 21 marzo al 29 giugno 2025
- Orari: dal lunedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00)
- Biglietti: intero €18, ridotto €14 (studenti, over 65), gratuito per bambini sotto i 6 anni
- Prevendite: disponibili online e presso la biglietteria del museo