Appena prima di dormire: e se i sogni diventassero realtà?

Se mai lo dovessi vedere …
A chiunque almeno una volta nella vita sarà capitato di immaginare cosa potrebbe accadere durante un ipotetico incontro con un personaggio famoso o pseudo tale. È un pensiero che accomuna ogni essere umano, nonostante in molti non siano disposti ad ammetterlo, nella fase “pre- sonno”. Avete presente quando ci si mette a letto, consapevoli del fatto che il sonno si stia avvicinando a passo svelto verso di noi e si dedicano quegli ultimi minuti a pensieri troppo stupidi per essere condivisi con altri durante la giornata?!

È esattamente questa la fase pre – sonno: date spazio alla vostra fantasia perché è adesso che tutto diventa possibile. Il bello di questa esperienza è il poter fantasticare su qualsiasi improbabile scenario senza che nessuno metta freni inibitori al viaggio incontrollabile della nostra mente. Possiamo essere chi vogliamo, quando vogliamo e dove vogliamo. È così che, almeno per qualche minuto, riusciamo a passare sopra ai nostri difetti fisici e caratteriali, a situazioni più o meno spiacevoli e ci lasciamo alle spalle le così detto giornate “no”.

E se poi dovesse accadere davvero? Cosa succederebbe se ci ritrovassimo realmente davanti a quel personaggio che tutte le sere ci accompagna del mondo di Morfeo? Per recente esperienza personale posso dirvi che spesso è più gradevole fantasticare e idealizzare quel momento piuttosto che viverlo. In fondo com’è che si dice?! “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”.

Immaginate di essere dei fanatici di moda. Immaginate di aver seguito assiduamente negli ultimi anni il lavoro di uno stravagante e lungimirante designer. Un genio creativo di fama internazionale, made in Roma proprio come voi. Adesso provate a pensare ad una vostra tipica giornata “NO”. Nel mio caso questo si traduce con: sveglia alle 6 del mattino, pulizie domestiche, sette ore di lavoro estenuante, pioggia, cattivo umore, capelli sporchi, poco cibo nello stomaco. Ci sono giornate in cui ci si può solo augurare di arrivare sani e salvi al termine. Giornate in cui non si vorrebbe incontrare neanche quel compagno di scuola simpaticissimo con cui da tempo ci si è ripromessi di andare a fare un aperitivo. Giornate in cui anche la nostra stessa ombra risulta estremamente fastidiosa. È proprio in una di quelle giornate che io incontro mister Alessandro Michele in versione zio amorevole che si prende cura dei nipotini.

Momento di sconforto. Mi guardo allo specchio e vorrei sprofondare sotto terra. Lo ammiro da lontano e ripenso a tutte quelle volte in cui ho desiderato ardentemente questo momento. Inizio a sudare. Nei miei sogni remoti questo incontro doveva essere la svolta della mia vita. Mi sarei dovuta presentare, dare prova di quanto avessi studiato il suo lavoro in questi anni e mi sarei così conquistata la sua attenzione. Nei miei sogni, appunto.
A conti fatti, fantasticare in alcuni casi è meglio che vivere o almeno (magra consolazione) non si rischia di rimanere delusi.

Cristina Ciurleo

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