A Venezia il cinema galleggia sull’acqua

Fino al 4 settembre Venezia rinnova il suo appuntamento con il Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute. Dalle 18 alle 23, dal tramonto a sera, quando le luci trasformano la città e le sue acque sembrano cullare residenti e visitatori, nell’area di secca adiacente al canale retro Giudecca, all’altezza dell’uscita del Rio de Sant’Eufemia, è in corso la singolare rassegna di cinema all’aperto, un progetto di Edoardo Aruta e Paolo Rosso, presentato da Microclima, e quest’anno inserito all’interno delle celebrazioni per i 1600 anni dalla fondazione della città di Venezia.

La programmazione di Cinema Galleggiante – Acque Sconosciute si avvale dei contributi di quarantacinque istituzioni e associazioni chiamate a proporre una serie di proiezioni, performance e interventi che hanno come soggetto il viaggio, inteso come movimento fisico, emotivo e immaginario. La rassegna prende forma attraverso diverse tappe nel corso di dodici serate, iniziate il 20 agosto, ognuna delle quali è caratterizzata da uno specifico nucleo tematico.

Parallelamente alla programmazione cinematografica, ci si potrà immergere in una serie di interventi di varia natura. Cristina Giussani parlerà di cartografia marina (27 agosto) mentre Emanuele Garbin, dell’Università IUAV di Venezia, proporrà una metafora astronomica di Victor Hugo e inviterà a guardare la notte come se si fosse sulla Luna (31 agosto). Maria Ida Bernabei e Andrea Mariani dell’Università degli Studi di Udine faranno un’immersione nei film scientifici prodotti agli inizi del Novecento rivisti con gli occhi dell’avanguardia (1 settembre), per poi passare alle riprese amatoriali girate nel corso della leggendaria Spedizione Nobile al Polo Nord nel 1928 (26 agosto).

La rassegna si chiuderà con l’intervento “La caparbia convinzione in ciò che non si avvera” della scrittrice Chiara Valerio (4 settembre) e a seguire filmati di viaggio dell’archivio personale di Mariano Fortuny y Madrazo di inizio Novecento, accompagnati da una performance del percussionista Heiko Dijker (tabla) e Lenneke van Staalen (violino).

Il 27 agosto, Invernomuto presenterà Black Med – Chapter I, una sessione di ascolto che si concentra sulla musica e i suoni che si muovono attraverso il Mar Mediterraneo. Iniziato nel 2018, Black Med è in progress: un nuovo capitolo sarà presentato in ottobre ad Ocean Space di TBA21-Academy. Questa nuova produzione è commissionata da TBA21-Academy come parte del suo programma The Current III “Mediterraneans: ‘Thus waves come in pairs’ (after Etel Adnan)”, condotto da Barbara Casavecchia.

L’offerta gastronomica sarà curata da TOCIA! cucina e comunità, piattaforma interdisciplinare fondata dallo chef Marco Bravetti che per l’occasione coinvolgerà, in dialogo con le tematiche delle serate, cuoche e cuochi operativi nel territorio lagunare per dar vita ad un esperimento di cucina collettiva, popolare e votata alla sostenibilità.

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