Recensione: “Batman – The Killing Joke (il film)” I’uomo pipistrello ritorna al cinema

Basta solamente una giornata andata storta, afferma il Joker in “Batman: The Killing Joke”. Il datore di lavoro che inveisce contro di voi perché non è soddisfatto del vostro rendimento lavorativo. Vi si fora la gomma dell’auto proprio in quella sera che avevate programmato una simpatica cena fra amici. Oppure, l’ultima goccia che vi sbatte in faccia, una volta per tutte, quanto la vostra vita sia un totale fallimento. Allora, tutto si ferma per un breve istante, finché dentro di voi non scocca quella scintilla che vi fa definitivamente perdere le staffe e la normalità viene affossata da un’isterica follia che si vuole soltanto vendicare dei torti che la vita aveva in serbo per voi.

“Batman: The Killing Joke” è l’adattamento animato per il mercato home video dell’omonima graphic novel del 1988 illustrata da Brian Bolland e sceneggiata da Alan Moore (uno dei più grandi fumettisti di tutti i tempi). Il film è stato proiettato in anteprima il 23 luglio del 2016 al Comic-Con di San Diego (California) e dal 2 agosto di quest’anno sarà distribuito negli Stati Uniti per la visione casalinga.

La pellicola, come la versione cartacea, approfondisce l’instabilità borderline del particolare rapporto tra Batman ed il clownesco Joker, la sociopatica nemesi dell’uomo pipistrello di Gotham, oltre che le origini del sadico pagliaccio della DC.

È per certo che la cartoonesca trasposizione di “The Killing Joke” rispetti, alla stregua delle sacre scritture, il tratto dei personaggi, delle ambientazioni, la recrudescenza e lo spirito che Moore volle conferire alla storia, ma soprattutto il messaggio che traspariva nella graphic novel: quello di una frustrante società che soffoca le nostre aspirazioni e che poi giudica aspramente i nostri insuccessi, e la mancata realizzazione del nostro ego. In pratica, una comunità che gioca perversamente con le nostre vite e che, quindi, ci trasfigura in quei mostri rabbiosi partoriti dal suo stesso insano diletto.

“Batman: The Killing Joke” diretto da Sam Liu indubbiamente porta con sé anche delle imperfezioni. A cominciare dalla scarsa coesione della prima parte della pellicola che vede come protagonista Barbara Gordon/Batgirl (scritta appositamente per il film per poter raggiungere il minutaggio di un lungometraggio) con la storyline di Alan Moore e dalla legnosità delle animazioni. Per finire con una regia poco creativa e che ricalca eccessivamente il punto di vista prospettico del fumetto, aspetto quest’ultimo che sottrae una considerevole profondità alle immagini.

Ma, beh, che dire. Nel complesso“Batman: The Killing Joke” si rivela un gran bel film d’animazione di matrice supereroistica e lo adorerete quando vedrete il sogghignante Joker (doppiato dalla voce di Mark Hamill, il suo storico doppiatore nei cartoni animati di Batman) riuscire a strappare per la prima volta una fragorosa risata a quello che per lui si è dimostrato nel corso degl’anni lo spettatore più esigente, ovvero il momento in cui il diabolico clown avrà finalmente la sua, se pur piccola, rivincita.

Gabriele Manca

RASSEGNA PANORAMICA
Recensione: Batman - The Killing Joke
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recensione-batman-the-killing-joke-il-film-batman-e-joker-ritornano-al-cinema“Batman: The Killing Joke” si rivela un gran bel film d’animazione di matrice supereroistica e lo adorerete quando vedrete il sogghignante Joker (doppiato dalla voce di Mark Hamill, il suo storico doppiatore nei cartoni animati di Batman) riuscire a strappare per la prima volta una fragorosa risata a quello che per lui si è dimostrato nel corso degl’anni lo spettatore più esigente, ovvero il momento in cui il diabolico clown avrà finalmente la sua, se pur piccola, rivincita.